Sono un'onironauta. Ebbene sì, lo ammetto. No, non è una malattia, né una strana religione. Significa che faccio sogni lucidi. E li faccio - troppo - spesso. Tutto è cominciato circa dieci anni fa, quando, leggendo un articolo su Focus (questo lo dico per sembrare colta), ho trovato un articolo con l'allenamento per fare sogni lucidi. Quindi ho lasciato la luce dell'ingresso accesa, mi sono concentrata sull'interruttore, mentre la accendevo, e mi sono ripetuta che in sogno avrei dovuto spegnerla. E sono andata a dormire. In effetti ho sognato di spegnerla, mi sono svegliata di soprassalto e mi sono spaventata. Da allora è come se si fosse aperto un varco verso un'altra dimensione, nella mia mente: ho iniziato a fare sogni perfettamente manipolabili dalla mia mente. Quindi se avviene qualcosa di spiacevole, sento la mia voce che mi dice "no, questa scena non mi piace, cambiamola" (se aggiungete anche che sogno le inquadrature, i movimenti di macchina e tutte le note di regia, è facilmente comprensibile il lavoro che faccio - oltre al fatto che non mi libero di esso nemmeno in sogno).
Col tempo ho imparato anche a fare il "test di realtà" (mi sono documentata) e a trovare quegli elementi che mi facessero distinguere il sogno dalla realtà (funzionano quasi sempre elementi che hanno a che fare con il tempo o le date: un calendario, ad esempio, in sogno difficilmente vi dirà la data esatta)e sono diventata piuttosto brava in questo, ma a volte non nascondo che sono stata tradita dalla mia razionalità: quando questo avviene, il più delle volte capitano episodi alla "Inception", dove mi ordino di svegliarmi, mi sveglio, ma in realtà sto ancora sognando. Una volta mi sono svegliata in sogno per ben 3 volte, ognuna delle quali ero convinta di esserlo davvero, dato che come test di realtà avevo usato stupidamente il mio fidanzato che dormiva accanto a me. Alla fine mi sono svegliata davvero, e il mio fidanzato non c'era: si era alzato causa insonnia (stiamo messi bene in famiglia), perciò la mia mente continuava a "suggerirmi" che lui non c'era, e quindi mi svegliavo nuovamente (l'ipotesi più plausibile è che lo avessi sentito alzarsi nel sonno).
Di sogni strani, spettacolari e terribilmente inquietanti ne ho fatti tantissimi, la maggior parte di essi li scrivo appena sveglia, per non dimenticarli, e sto pensando di trarne una serie tv 😁
Va bene, ho tergiversato anche troppo. Starei qui a parlare dei miei sogni lucidi per ore, ma ho scelto di aprirmi un blog di pasticceria, e mi tocca pubblicare la ricetta.
Quella di oggi sono gli invernalissimi bicchierini di panna cotta con caramello all'arancia, una ricetta di Luca Montersino, che faccio spesso in questo periodo. Per me arancia + cannella = countdown verso il Natale (non trovate anche voi che il profumo di cannella appartenga al Natale?)
Perciò, se volete un consiglio, usate il calendario per tenere il conto dei giorni che mancano al Natale, e non sognatelo! 😂
Ingredienti:
Per il caramello:
30 g di acqua
100 gr di zucchero
60 gr di succo d'arancia
scorza di un'arancia grattugiata
1 gr di sale
Per la chantilly di panna cotta:
250 gr di panna fresca
63 gr latte intero
50 gr di zucchero
4 gr di gelatina
2,5 gr di rum
semi di una bacca di vaniglia
Per il crumble alla cannella:
50 gr di farina
50 gr di burro
50 gr di farina di mandorle
50 gr di zucchero a velo
cannella qb
In un pentolino cuocete l'acqua con lo zucchero, fino a farli imbrunire (non mescolate con utensili, ma muovete il pentolino); aggiungete il succo di arancia
scaldato, spegnete il fuoco e aggiungete il sale e la scorza d'arancia. Versate il
caramello alla base dei bicchierini, tenendone un po' da parte per la
decorazione finale. Per la panna cotta: ammollate la gelatina in acqua fredda, portate a
bollore il latte con la vaniglia, unite la gelatina strizzata, il rum e lo
zucchero. Unite anche metà della panna liquida, l'altra metà
montatela e unitela al composto quando avrà raggiunto i 25 gradi.
Versate la panna cotta nei bicchierini, sopra al caramello e fate rassodare in frigo per 6
ore. Per il crumble: impastate tutto formando dei granuli e cuocete sulla leccarda del forno, a 160°, per 20 minuti.
Decorate la panna cotta versando un po' di gocce di caramello sulla superficie, il crumble, le stecche di cannella e le
arance caramellate.
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