Sfogliando il blog vi accorgerete che quasi tutte le mie ultime ricette sono a base di ciliegie (si vede che è uno dei miei frutti preferiti?), credo che a momenti le metterò anche nella pasta! Scherzi a parte, ci sono tanti modi per usare le ciliegie in pasticceria, direi quasi infiniti, ma ad abbinarli ad una bagna con lo stesso sapore, fatta utilizzando la Ratafìa, non ci avevo mai pensato. Liquore d’origine abruzzese (la mia dolce metà), fatto con ciliegie e vino Montepulciano, la Ratafìa deve il suo nome alle occasioni per cui veniva preparato in passato, ossia per sancire accordi commerciali o trattative legali, dove, tradizionalmente, brindando si pronunciava la formula latina “et sic res rata fiat” (e così quanto concordato sia eseguito). Da “rata fiat” (che non è la rata della fiat da pagare), dunque, divenne “Ratafia”.
Le ciliegie sono semplicemente denocciolate e affondate nella crema, che è, come negli ultimi tiramisù che ho preparato, una camy cream (che ormai a furia di fare ho imparato ad eseguire con una mano sola facendo anche altro); la bagna dei savoiardi è, come detto, a base di Ratafìa, ma si può usare qualsiasi altro liquore a base di ciliegie. Il risultato è un classico dolce ma dal sapore nuovo, che si prepara davvero in pochissimo tempo.
Ingredienti per la crema:
- 375 gr di mascarpone
- 187 gr di panna
- 127 gr di latte condensato
Montare il mascarpone versandovi a filo il latte condensato. A parte montare la panna e unire i composti.
Per la bagna:
- 150 ml di acqua
- 50 g di zucchero
- 300 ml di Ratafìa (o liquore alla ciliegia)
Per stratificare:
- Savoiardi q.b.
- Ciliegie q.b.
- Cacao Amaro In Polvere q.b.
Portare ad ebollizione l’acqua con lo zucchero e appena lo sciroppo raffredda, aggiungere il liquore scelto. Immergere i savoiardi nella bagna e ricoprire la base della pirofila; versare uno strato di crema, qualche ciliegia denocciolata e ricominciare con i savoiardi. Spolverizzare con cacao amaro, o lasciare in bianco (o entrambi) e porre a riposare in frigorifero per almeno un paio d’ore.
Nessun commento:
Posta un commento