Ho già raccontato dell’ansia che mi assale quando ho una quantità spropositata di frutta in frigo che, giorno dopo giorno, diventa sempre più matura fino alla sua inevitabile disfatta, mentre io sto ancora cercando di capire che farci. Certo, potrei mangiarla, mi pare di sentirla frignare, ogni volta che apro il frigo, “mangiami, faccio bene, non lasciarmi morire”. Ok, va bene, vi mangio, ma se posso darvi un destino più degno perché non farlo? Perciò quando le ultime tre banane rimaste hanno assunto un colore che suggeriva la via del tramonto ho preso in mano la situazione e ho cercato qualche ricetta particolare sul web. Sì, perché volevo un finale memorabile per loro! Così mi sono imbattuta nel mitico Banana Bread, che, a quanto pare tanto particolare e innovativo non è, visto che è super famoso per la stragrande maggioranza degli esseri umani meno che per me. Già, non lo conoscevo, ma me ne sono subito innamorata, soprattutto perché è uno di quei dolci che ha innumerevoli varianti e la cui ricetta può essere modificata in mille modi, rigirata come un calzino, messa al contrario ma alla fine sarà sempre un Banana Bread. Basta che ci siano le banane e il bread. Dato che per farla servivano delle banane super mature ho capito che faceva al caso mio e ho fatto la mia scelta: quella tratta dal blog di Juls’ Kitchen, che a sua volta è tratta da libro di Molly Wizenberg, “La mia vita fatta in casa” (ovvero “A Homemade Life”), e a cui ho sostituito le nocciole alle noci (banana-cioccolato-nocciola: potrei morire). Non conoscevo la Wizenberg, e, leggendo un po’ il suo blog, devo dire che è stata una piacevole scoperta. Insomma, anche oggi, senza volerlo, abbiamo imparato qualcosa. Ecco la mia versione della versione riveduta della ricetta originale. Quasi dimenticavo: questa è anche senza glutine (per chi come me ogni tanto deve fare una pausa detox dal glutine).
Ingredienti:
- 85 g di burro
- 250 g di farina (00 per la versione normale, mix Schar per quella glutenfree)
- 150 g di zucchero
- 3 g di bicarbonato di sodio
- 1/2 cucchiaino di sale
- 100 g di cioccolato fondente tritato [io ne avevo solo 80 e ho integrato con quello al latte, è venuta super lo stesso]
- 100 g di nocciole tritate grossolanamente
- 2 uova
- 3 banane mature schiacciate
- 100 g di yogurt intero
- semi di una bacca di vaniglia
Sciogliete il burro nel microonde e lasciatelo raffreddare. Mescolate la farina con lo zucchero, il bicarbonato e il sale. Aggiungete il cioccolato tritato, metà delle nocciole tritate e i semi di vaniglia e mescolate. A parte sbattete leggermente le uova e aggiungete le banane schiacciate, lo yogurt e il burro fuso. Amalgamate bene il composto e unitelo alle polveri, mescolando bene con una spatola (l’impasto risulterà leggermente grumoso). Rivestite uno stampo per plum-cake con carta forno (potete bagnarla e strizzarla per bene, per renderla più morbida e farle assumere la forma dello stampo), versate l’impasto all’interno, livellatelo con una spatola e cospargetelo con il resto delle nocciole. Cuocete in forno preriscaldato, a 175°, per circa un’ora, facendo la prova stecchino. Il banana bread e le nocciole in superficie devono assumere un colore leggermente bruno. Lasciate raffreddare [anche se io l’ho assaggiato ancora tiepido e il cioccolato ancora sciolto lo rendeva squisito.]
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